La differenza sta nel fatto che le settimane per la misura servono all'INPS per calcolarti l'assegno mensile della pensione
mentre le settimane per il diritto servono per calcolare quando puoi effettivamente andare in pensione
Quindi, nel tuo caso hai maturato 7 anni e 2 mesi per calcolarti l'assegno
e ti riconoscono 9 anni e 5 mesi di lavoro per andare in pensione.
Non so quanti anni hai ma al momento si va in pensione a 67 anni
oppure con la quota 100 (età + anni contributivi=100).
Quindi nel tuo caso, ipotizzando che hai 30 anni, ti mancherebbero per
- la pensione di vecchiaia: 37 anni
- la pensione con quota 100: 61 anni e 6 mesi
Da cosa nasce la distinzione settimane per la misura e per il diritto?
Nasce dal fatto che l'INPS ti riconosce tutte le settimane che lavori e ti vengono pagati i contributi ma per l'assegno che ti darà in futuro terrà conto solo di quelle nelle quali hai ricevuto almeno un minimo stipendio.
Questo "minimo stipendio" si chiama "minimale contributivo" e viene stabilito ogni anno a Gennaio.
Nel 2021 il minimale contributivo è pari a una reibuzione settimanale di 206,23 euro. Quindi 10.724€ annui (206.23 x 52 settimane).
Quindi se nel 2021 hai percepito una retribuzione mensile di 600 euro (quindi 7.200 euro annui):
- ti verranno riconosciute 52 settimane per il diritto
- mentre per la misura dell'assegno ti verranno riconosciute soltanto 35 settimane