Giovanni Giolitti nacque nel 1842 in provincia di Cuneo, da genitori borghesi.
Egli fu il primo a volere lo sciopero perchè lo riteneva un diritto del lavoratore.
Dopo aver lavorato per ben vent'anni al ministero delle Finanze entrò in Parlamento nel 1882 come depuatto che rappresentò per il resto della vita. Valendosi della sua esperienza in materia finanziaria divenne ministro del Tesoro. La sua politica gli guadagnò l'appoggio dei socialisti e sotto il suo governo la classe lavoratrice organizzata godette i benefici della prosperità economica e dell'aiuto dello stato. Non simpatizzava nè per il clericalismo nè per l'anticlericalismo, e pensava che lo Stato e la Chiesa fossero "due parallele che non dovevono incontrarsi mai".
Per questo favorì l'integrazione nella vita della nazione tanto dei cattolici quanto dei socialisti; fù proprio questo l'impegno che gli costò più tempo. La Destra e la Sinistra, tuttavia, lo accusavano di clericalismo.
Negli anni 1911/12 si rese protagonista di due azioni che riteneva necessarie, ma che avrebbero condotto l'epoca di Giolitti al declino: la conquista della Libia e il suffragio universale.
Nel Marzo del 1914 Giolitti si dimise e morì a Cavour nel 1928.
[ Italiano ] Giovanni Giolitti
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