Indianapolis - In un clima surreale ha avuto luogo oggi il GP di Formula1 o, come è stata più volte definita in questi ultimi giorni, FormulaCaos.
Tutto inizia venerdì scorso allorché sia R. Schumacher che Zonta, entrambi piloti Toyota, hanno il medesimo problema alla gomma posteriore sinistra nell'affrontare la curva sopraelevata.
I tecnici Michelin dopo aver esaminato le gomme ammettono che in effetti vi è in esse qualcosa che non va, sicuramente non imputabile a difetti di fabbricazione, ma un malessere, per così dire, che si ripercuote su TUTTI gli pneumatici Michelin presenti per il GP.
Questa mattina la Michelin invia una nota alle scuderie cui è fornitrice, in cui obbliga le stesse a non far correre i piloti perché a rischio vista la situazione gomme: in parole povere la Michelin fa mea culpa per non aver fornito gomme sicure al 100%.
Durante la giornata si susseguono le proposte per far sì che il GP si svolga normalmente come per es. montare nuovi treni di gomme fatti venire dall'Europa appositamente (cosa questa che avrebbe infranto in almeno 5 articoli il regolamento) o anche introdurre una chicane alla sopraelevata per permettere alle vetture di percorrerla a velocità ridotta.
In tutti i modi la FIA non autorizza alcun tipo di modifica né di cambio gomme per cui, saggiamente, le scuderie Michelin dopo il giro di ricognizione han fatto rientrare ai box le proprie vetture per non esporre i piloti a rischi eccessivi: gareggiare senza sicurezza è assurdo.
Quindi alla gara hanno partecipato di fatto SOLO le vetture gommate Bridgestone e cioè Ferrari, Jordan e Minardi.
Come è facile prevedere, i primi due posti sono a pannaggio della Ferrari che vince doppiando gli altri (1° Schumacher 2° Barrichello); sul podio anche la Jordan di Monteiro, unico a gioire, seguono Karthikeyan e le due Minardi.
Considerato che la decisione di non correre in quelle condizioni era giusta e sacrosanta, tenuto conto che le scuderie gommate Bridgestone, non avendo problemi di gomme, avevano quindi il pieno diritto di fare la propria corsa e che ad esse non può essere ascritta alcuna colpa nè responsabilità riguardo il penoso spettacolo andato in onda (73 giri di "nulla" tranne il quasi incidente tra Schumacher e Barrichello), tenuto conto di tutto ciò, gli unici ad averci rimesso veramente sono gli spettatori, sia quelli presenti fisicamente a Indianapolis, che quelli presenti a casa.
Questo perché la FIA non è stata capace di prendere una decisione che poteva far contenti tutti: ossia mettere la chicane, far correre tutti, ma convalidare alla fine solo i punti delle vetture Bridgestone, così almeno ci sarebbe stato spettacolo, invece...
Spero che in futuro momenti come questo non ci saranno più perché fanno molto male sia alla F1 che allo Sport in genere.
GP degli Stati Uniti 2005
- James_tont
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